Dr.ssa Milanesi un ricordo da tutti noi del forum

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  1. bellini
     
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    wow!

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    smilie_xp
    Ecco un ricordo scritto dal nostro utente Ggranna che ha avuto la fortuna di conoscere la Dr.ssa Milanesi :



    La luce si sta’ spegnendo.
    I riflettori della cronaca lentamente ma fatalmente si sposteranno su altre vicende.
    La curiosita’ che nei giorni scorsi ha pervaso la vicenda della dottoressa Milanesi si e’ finalmente chetata.
    Tra qualche giorno non se ne parlera’ piu’ , in tanti dimenticheranno cosa e’ stata e cosa ha rappresentato questa straordinaria donna.
    Noi che l'abbiamo conosciuta ed apprezzata non la possiamo,non la dobbiamo e non la vogliamo dimenticare:
    il suo ricordo ci accompagnera’ per il resto dei nostri giorni.
    A quanti hanno avuto la fortuna di incrociarla ha lasciato dentro il fruscio di un ala e il sole di una lacrima.
    In questi periodi dove il tempo e’ sfregiato da troppe figure minimali ,la dottoressa Milanesi,"la dottoressa Ida" come benevolmente veniva chiamata dai suoi pazienti-resta un angelo che vola sopra le nostre teste.
    Di Lei ricordiamo il suo sorriso,la vitalita’,l’entusiasmo coinvolgente ma sopratutto la straordinaria e unica dedizione verso i suoi pazienti posti prima di ogni cosa e sopra ogni cosa.
    Alla dottoressa Ida non interessavano nè la carriera nè l’effimera popolarita’ dei media.
    Era diversa ,profondamente diversa.
    Conobbi la dottoressa Milanesi anni addietro quando Luisa si ammalo’di un raro tumore dell’encefalo.
    Luisa era,a quei tempi,una ragazza particolarmente sfortunata.
    Giovanissima aveva perso entrambi i genitori.Viveva tra mille difficolta’ con l’unica sorella.La malattia la getto’ nello sconforto piu’ nero.Smarrita,impaurita,terrorizzata dal male si rivolse disperata all’organizzazione di assistenza di cui faccio parte come volontario
    Non sapeva cosa fare.
    Data la gravita’ della situazione ci attivammo subito per portare Luisa all’istituto Carlo Besta .
    Io ebbi il compito di accompagnare lei e la sorella a Milano.
    Il responso dei sanitari non fu molto incoraggiante:bisognava intervenire subito!!
    Non fu facile fare comprendere a Luisa che il percorso terapeutico indicato non aveva alternative.La ragazza non voleva saperne proprio di curarsi.A nulla valsero tutti i tentativi profusi da me e dalla sorella per cercare di convincerla.Era tanta la delusione e l’amarezza che anzi vedeva nell’ infausto esito della sua malattia la strada per chiudere definitivamente una esistenza che non riusciva piu’ ad accettare.
    Feci intervenire anche due psicologi ma Luisa era irremovibile.Consapevole della drammatica piega che la vicenda aveva preso e particolarmente frustato dalla sensazione di impotenza per non essere riuscito ad aiutare Luisa, decisi di parlarne con la dottoressa Milanesi che durante le visite mi era sembrata la piu’ disponibile verso i pazienti.
    Trovai subito nella dottoressa una interlocutrice attenta e vivamente interessata.Parlai a lungo della difficile esistenza di Luisa,delle mille difficolta’ quotidiane della ragazza e della profonda prostazione psicologica in cui ormai si dibatteva.La dottoressa prese a cuore la vicenda e inizio’ da quello stesso giorno un colloquio fitto e intenso con Luisa che prosegui’ anche nei giorni successivi.
    Le osservavo attentamente mentre discutevano e passeggiavano nei corridoi del Carlo Besta.Speravo di cogliere un gesto ,una espressione che riaccendesse in me la speranza di vedere rinascere in Luisa la voglia di riprendere a vivere e a lottare contro il male.
    La mia speranza non ando’ delusa.
    Di li’ a qualche giorno,una mattina presto fui convocato nello studio della dottoressa.
    Con il cuore in gola mi avviai a questo colloquio.
    Temevo il peggio.Grande fu la mia sorpresa quando bussai e si apri’ la porta dello studio.La dottoressa mi accolse con il suo solito sorriso accativante ,al suo fianco Luisa , con espressione che non dimentichero’ mai ,mi comunico’ che aveva accettato ,finalmente,di sottoporsi alle necessarie cure.
    Quel momento mi e’ rimasto impresso per sempre.La dottoressa Ida aveva fatto il primo miracolo: guarire Luisa nell’animo prima ancora che nel corpo.
    Rinfrancata e guidata sempre da Lei la ragazza affronto’ con coraggio e determinazione il lungo iter terapeutico,durante il quale era solita dirmi”sono certa di farcela,con la dottoressa Ida vincero la mia guerra”.Durante le lunghe cure Luisa fu assistita e coccolata dalla dottoressa come fosse sua figlia.Mille premure,mille attenzioni e dedizione massima la resero agli occhi di Luisa insostituibile.Una seconda madre.Alla fine delle cure Luisa e’ guarita anche nel corpo.
    Ad una delle ultime visite di controllo ha comunicato alla sua “seconda mamma”la sua scelta di vita,abbracciandosi hanno pianto di gioia.
    Oggi Luisa e’ suora francescana in Africa ,continua in maniera diversa la missione che la dottoressa Milanesi,la sua dottoressa Ida,le ha tramandato.




    https://www.osservatoriomalattierare.it/ne...dei-malati-rari

    Edited by bellini - 9/12/2020, 22:08
     
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